Parcheggio al gratin |
Tags/parole chiave: parcheggio • grattini • parcometri • lecce • piazza mazzini
Normalmente, evito il centro di Lecce. Odio il traffico, specialmente quello delle ore di punta che ti costringe ad inutili code e continue ricerche del posto dove poter lasciare la fida quattro ruote senza incorrere nelle ire sanzionatorie dei preposti al controllo del traffico.
Per questo motivo, erano anni che non mi recavo in piazza Mazzini, nel pieno centro di Lecce. Ci sono tornato alle 5 del pomeriggio qualche giorno fa. Inutile dire che, nonostante la grande disponibilità di aree dove lasciare la propria vettura, non c'era un posto libero! Ho dovuto fare ben due volte il giro dell'intera piazza prima di trovare un'auto che, uscendo dal parcheggio proprio di fronte a me, mi lasciava il posto libero. Un'incredibile fortuna, bisogna riconoscerlo.
Ma in centro a Lecce il parcheggio è tutto a pagamento; quindi, con la scorta di monetine in mano, mi guardo in giro per cercare il solito parcometro mangiasoldi. Stranamente, non ne vedo. Guardo meglio: magari c'è il parcheggiatore. No, niente parcheggiatori. La soluzione è quella di vedere cosa hanno fatto gli altri e mi guardo in giro, rovistando con lo sguardo sui cruscotti delle altre vetture parcheggiate accanto a me. No! Ci sono i grattini! Ed ora dove trovo chi li vende?
Il grattino è una specie di gratta e vinci comunale. Lo compri, lo gratti, facendo bene attenzione a grattare il giusto anno, il giusto mese, il giorno corretto, l'ora ed i minuti di arrivo... Ovviamente, eventuali errori invalidano il grattino il che -come minimo- impone di ricomprarlo. Ma, al momento, per me il problema più grosso è capire dove questi biglietti vengono venduti.
Bisogna anche fare in fretta: chi spiega al vigile che si era alla ricerca del venditore di grattini se l'assenza dura più del dovuto? Con questi pensieri in testa, comincio la ricerca disperata entrando nel primo negozio che capita: un'edicola. Supero la coda dei lettori e grido alla commessa: avete grattini? Mi risponde con una voce chioccia che devo andare alla tabaccheria di fronte.
Esco, getto una sguardo alla macchina -caso mai qualche controllore va a controllare che ancora il grattino non c'è- e passo alla tabaccheria. Supero driblando i fumatori in attesa e grido al negoziante se avesse grattini... Li ha appena finiti... Ma ti pare possibile? Chiedo dove è possibile trovarli e mi indica un'edicola al centro dello spartitraffico dall'altra parte della piazza. Affannato, raggiungo l'edicola e, finalmente, acquisto il mio grattino da un'ora (dovevo stare solo una mezz'ora al massimo, ma fa lo stesso) e comincio a grattarlo per bene... Sembra un gioco: gratto l'anno, poi il mese, poi il giorno; il solito dubbio sul giorno viene superato grazie all'aiuto dell'attenta signora dell'edicola... poi l'ora e infine i minuti. Poi, finalmente, alla macchina per esporlo bene in vista sul cruscotto.
Ma non potevano mettere un parcometro, tanto per aiutare un po' gli automobilisti costretti, dalla provincia, a venire nel capoluogo? Ma, forse, con i parcheggi non si guadagna abbastanza. Forse.
Il parcheggio è un'area di circa due metri per 4. Otto metri quadrati di asfalto delimitati da un po' di vernice blu. Affittarlo per la propria macchina, solo per mettercela sopra, visto che non si tratta di parcheggio con custodia ma solo di una tassa per poter lasciare la propria auto sul suolo pubblico, costa 1 euro all'ora. Dalle 8 del mattino alle 23 il parcheggio si deve pagare; dalle otto alle 23 sono 16 ore che fruttano al comune 16 euro al giorno. Considerando un mese di 25 giorni lavorativi stiamo parlando di un affitto di 400 euro per 8 metri quadrati. Sarebbe come chiedere un affitto di 40.000 euro per un appartamento di 100 metri quadrati in centro a Lecce.
Ma restiamo in tema di parcheggi. Un solo parcheggio frutta 400 euro al mese; in piazza Mazzini (considero solo questa) quanti ce ne saranno? 100? 200? Facciamo pure 200. Quindi, ogni mese, i duecento parcheggi di piazza Mazzini fruttano al comune di Lecce la modica cifra di 80.000 euro! Quasi 155 milioni delle vecchie lire!
Proprio come per i gratta e vinci, anche qui vince sempre il banco. Ed è mai possibile che, con tutti questi soldi, non si mettano una decina di parcometri anziché mandare in giro la gente a cercare i grattini?
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