Beppe Grillo a Lecce

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Grillo a Lecce

Beppe Grillo apre la campagna del movimento che rappresenta proprio dalla Puglia e dopo gli interventi a Bari e Brindisi non poteva mancare il capoluogo salentino.

E non si poteva mancare d'andarlo a sentire... Arriviamo a Lecce con un congruo anticipo; l'appuntamento è in piazza Sant'Oronzo alle 17 ed alle 16 il centro antico sembra quasi assopito, avvolto da un clima uggioso per nulla foriero di bel tempo.

Lascio la macchina -come al solito- ai parcheggi vicino a Porta Rudiae e attraverso la città vecchia dalla bellissima via Libertini.

Non posso e non voglio privarmi di quella passeggiata. Si giunge in piazza dopo appena 15 minuti; ci sono i gazebo degli attivisti, diversi mezzi delle forze dell'ordine e capannelli di gente qua e là. Stanno sistemando le ultime cose sul palco ed arrivano anche dei musicisti: si, perché come avremo modo di vedere dopo qualche minuto, ci sarà della musica live prima dell'intervento di Beppe Grillo.

Il gruppo è bravo e la musica scelta è davvero bella: brani stranoti degli anni 70/80, tra cui un brano di Lucio Battisti.

Tra un motivo e l'altro qualche brevissimo intervento degli attivisti che raccoglie gli applausi dei presenti che, pian piano, vanno aumentando. Non sembra un comizio politico. Gente di età ed estrazione diversa costituisce sia il pubblico giunto qui per l'occasione che il gruppo dei componenti del movimento di Lecce e, in generale, sembra l'attesa prima di uno spettacolo. 

E lo spettacolo non tarda a cominciare. Puntuale come un orologio svizzero, all'ora prevista, Beppe Grillo sale sul palco, accompagnato da alcune persone che, scopriremo dopo, sono i candidati del movimento. Non veste in giacca e cravatta come ci si aspetterebbe da un leader politico: veste con due giubbini in pile e non ha nessuno di scorta. Solo questo è un segno di grande rottura con la figura del politico che siamo abituati a vedere. Salito sul palco, parte la puntata leccese del suo “tsunami tour”.

I temi sono sempre quelli, i soliti da qualche anno a questa parte ma come dargli torto?

A sole cinque settimane dal voto non si possono tralasciare per un solo momento... Coloro che hanno governato l'Italia sinora hanno trascinato il paese sull'orlo del baratro ed il fallimento della nazione non è per niente stato allontanato.

Una rivelazione che non è difficile credere... Poi è stato snocciolato il programma del movimento e fatta la presentazione dei candidati. Ma cosa dire?

Dopo essere stati presi abbondantemente in giro dai partiti tradizionali e con uno stato ormai ridotto al lastrico, che pericolo c'è a dare fiducia ai candidati del Movimento di Beppe Grillo?

Il fatto che abbia cominciato a piovere a dirotto solo al termine degli interventi potrebbe essere un segno del destino...