Una recente sentenza della Cassazione, appellandosi alla legge 283/1962 (che disciplina l'aspetto igenico nella produzione e vendita di prodotti alimentari), ha messo al bando la vendita di frutta e verdura quando questa è esposta fuori dal negozio ed all'aperto. |
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Frutta e verdura al bando |
Tags/parole chiave: frutta • verdura • divieto • vendita • cassazione
Una recente sentenza della Cassazione, appellandosi alla legge 283/1962 (che disciplina l'aspetto igenico nella produzione e vendita di prodotti alimentari), ha messo al bando la vendita di frutta e verdura quando questa è esposta fuori dal negozio ed all'aperto.
I commerciati trasgressori, che non rispetteranno la legge, rischiano di essere denunciati penalmente.
Questa particolare vicenda ha avuto origine al Tribunale di Nola (NA), dove un commerciante di Pomigliano d'Arco è stato condannato perché deteneva fuori dal suo esercizio commerciale, quindi all'aperto, tre cassette di verdura; il commerciante condannato, non essendo soddisfatto alla sentenza del Tribunale, per tutelare i propri diritti ha fatto ricorso in Cassazione che, in tutta risposta, ha ritenuto che: "la sola esposizione dei prodotti vegetali all'aperto a contatto con smog e agenti atmosferici potrebbe pregiudicare la qualità del prodotto destinato alla vendita e, pertanto, anche la salute del consumatore".
Una decisione al quanto discutibile visto che i mercati rionali con le bancarelle di frutta e verdura e le cassette con gli ortaggi davanti alla casa del contadino sono da sempre esistite.
Secondo una nota rilasciata da Coldiretti, dalle strade, per tutelare la salute dei cittadini, va eliminato lo smog e non i prodotti ortofrutticoli.
Pronta la protesta delle associazioni di categoria dei commercianti e degli ambulanti che ancora una volta si vedono colpiti e penalizzati.
Questa decisione della cassazione punisce i piccoli imprenditori e favorisce i supermercati i centri commerciali, costringendo alla chiusura dei piccoli negozi di alimentari e dei fruttivendoli dove ancora oggi si sente il profumo del pane appena sfornato, dei salumi e della frutta e degli ortaggi freschi.
Mi chiedo: le coltivazioni del futuro saranno fatte "al chiuso" di un qualche locale con appositi strumenti per il filtraggio di aria ed acqua?
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