Ve la ricordate la musicassetta, quella scatolina con due buchetti ed una finestrina in cui si vedevano le dimensioni delle piccole bobine di nastro? Ebbene compie 50 anni! |
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50 anni per le cassete |
Tags/parole chiave: musicassette • musica • registratori
Mio caro vecchio nastro in cassetta di plastica, buon compleanno!
Ve la ricordate la "musicassetta", quella scatolina con due buchetti ed una finestrina in cui si vedevano le dimensioni delle piccole bobine di nastro?
Sono trascorsi 50 anni dalla sua invenzione: era il 1963, quando la Philips creò la musicassetta. Da quel momento ci fu un vero e proprio boom: tutto il mondo le utilizzava per incidere musica e ricordi audio, le case discografiche le utilizzavano come supporto perché, per la loro piccola dimensione, erano comode da ascoltare in macchina e da portare in giro grazie ai registratori portatili e i walkman. Estremamente innovativa, usava un piccolo nastro da 4 millimetri, registrabile anche in stereo con due tracce per lato: terminato un lato, bisognava "girare" la cassetta.
Nonostante l'avanzata tecnologica ed una migliore qualità del suono di CD, DVD, MP3 ed altre diavolerie tecnologiche la musicassetta ha retto fino a qualche anno fa.
Oggi sono quasi del tutto scomparse; infatti, per le aziende commerciali che seguono i tempi e la tecnologia galoppante, non è più conveniente produrle, ma c'è chi ha puntato tutto sul prodotto come ad esempio la National Audio Company Inc che sostiene di avere un incremento degli ordini.
Eh si: c'è sempre qualcuno che rimpiange qualcosa del passato... I dischi in vinile, con i loro crick - crack ed ora anche le cassette. Ma ce le ricordiamo bene?
Quando il nastro si accavallava, specialmente sulle C90 o sulle C120 e il registratore non girava più... o quanto il nastro si incastrava nel capstano (quel gommino responsabile del corretto avanzamento del nastro) e non c'era modo per ripristinare la nostra musica se non tagliando la parte incastrata e incollare quello che restava con un po` di nastro adesivo.
E vi ricordare il fruscio insopportabile quando si cercava di duplicare una cassetta? Ne veniva fuori una schifezza inascoltabile... Senza parlare del taglio delle frequenze superiori anche in caso di registrazione diretta e non di duplicazione.
E che dire del gorgoglio caratteristico del nastro quando questo cominciava a consumarsi? O delle canzoni tagliate a metà perché il nastro era irrimediabilmente finito? E per trovare un pezzo interessante? Bisognava andare avanti ed indietro con il riavvolgimento veloce sino a quando il nastro non si accavallava e poi... addio supporto!
Insomma, cara musicassetta, è stato bello averti conosciuto ma è meglio che sia finita! Anzi, pure molto sei durata...
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