Una città in fermento |
Tags/parole chiave: fiera san giovanni • festa patronale • santo patrono • san giovanni elemosiniere
Siamo a metà del mese di maggio; la liturgia religiosa festeggia il Santo Patrono di Casarano: San Giovanni Elemosiniere. Dopo gli eventi religiosi del sabato, con la messa e la processione in onore del Santo che -mai come quest'anno- ha visto la partecipazione di tanti concittadini (almeno 400 in più), oggi si svolge la consueta, antica, tradizione della fiera.
Una fiera, purtroppo avulsa dal contesto della festa patronale, quasi in esilio negli spazi della zona industriale, lontano dalla più lontana periferia del paese, sulle colline che circondano il paese.
Già dalle prime ore della mattina una marea di automobili parte alla volta della zona industriale; entrambi gli accessi, sia dalla via di Maglie che dalla strada provinciale per Collepasso, cominciano a riempirsi delle auto parcheggiate dai più mattinieri, mentre per coloro che hanno preferito sfruttare la domenica per alzarsi un po' più tardi del solito, non resta che la ricerca di un parcheggio, possibilmente il più vicino possibile alla fiera.
Quando non c'erano le automobili e gli ipermercati, le fiere di paese erano il solo modo per fare acquisti e -magari- anche qualche affare. Al giorno d'oggi l'unico affare sembra lo faccia il riscossore della TOSAP; dal canto loro, gli operatori non sembrano certamente contenti di dividersi tra la fiera e la festa nel centro del paese dove, molti di essi, partecipano in serata.
Ma questa fiera domenicale aveva qualcosa di diverso dalle altre. C'era un fermento fuori dal comune e, tra la folla, era possibile accorgersi della presenza dell'intero consiglio comunale, sindaco in testa. Un probabile effetto delle prossime elezioni amministrative che spinge candidati ed amministrazione uscente a stringersi intorno al potenziale elettorato.
Tuttavia, due parole terrorizzavano molti degli amici incontrati: radiofarmaci e centrale biomasse il cui residuo della combustione, prevalentemente ceneri, azoto e anidride carbonica, potrebbe trasformare in peggio l'ambiente di Casarano. Ma, immaginiamo, molti dei presenti impegnati politicamente hanno evitato di dare il giusto peso alle paure della gente. E un giorno di festa e certe cose è bene lasciarle stare e, almeno per oggi, dimenticarle.
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