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Facebook: si o no?

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Facebook: si o no?

facebook dal buco della serraturaOggi due notizie meritano una breve riflessione. La prima riguardava la presenza di un file non cifrato in iPhone ed iPad i quali storicizzano in esso, all'insaputa del proprietario, tutte le informazioni sugli spostamenti di quest'ultimo. La scoperta è di due ricercatori ed il titolo scelto -ad esempio- da ZeusNews non lascia dubbi: L'iPhone memorizza in segreto gli spostamenti dell'utente. Le parole chiave del discorso sono “memorizzare in segreto” che tradotte, significano “spiare”.

E` questa è la prima notizia; la seconda -invece- ha un tenore diverso: Obama, il presidente degli Stati Uniti, uno degli uomini più potenti al mondo incontra, amichevolmente, un imprenditore: il capo assoluto di Facebook, Mark Zuckerberg. E questo avviene dopo un meeting di qualche tempo fa dove c'erano, oltre al CEO di Facebook anche altri pezzi grossi dell'informatica mondiale, come Apple e Microsoft. Ma il presidente Obama non nasconde anche la sua ammirazione per Steve Jobs e, in generale, per gli “eroi” dell'informatica Made in USA, al pari di Edison o dei fratelli Wright.

Ma questo interesse può essere catalogato come l'interesse di una persona nei confronti della mera tecnologia? Forse si, se solo non si trattasse del presidente di una superpotenza mondiale che, recentemente, si è mostrata contraria ad una revisione della legge che permette il rastrellamento senza alcun mandato, delle informazioni che gli organi di polizia ritengono fondamentali per la sicurezza nazionale, con evidente rischio per la privacy degli utenti.

Quindi, non si tratta del semplice interesse di una persona nei confronti di rappresentanti delle maggiori aziende tecnologiche. Ma andiamo piano e vediamo, prima di tutto ed in breve cosa è Facebook.

Internet e Facebook

Internet è un sistema di collegamento tra milioni di computer; salvo casi eccezionali, ciascuno può accedere ad un server pubblico ed avere a disposizione le sue risorse e le informazioni in esso contenute.

Senza limiti di tempo o di spazio. I casi eccezionali sono quelli relativi a contenuti che possono essere accessibili avendo una password: la password “discrimina” gli utenti che possono “vedere” un documento da coloro che non possono farlo. Per avere la password (e, dunque, l'accesso), bisogna “pagare” (ad esempio delle notizie in abbonamento) o dare qualcosa in cambio (i miei dati personali, ad esempio, tramite la procedura di registrazione).

I dati possono essere pochi (un nome, uno pseudonimo, una mail) o molti (nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita, i nomi dei propri amici, figli, parenti); in ogni caso, stiamo dando questi dati importantissimi ad altri che ne faranno ciò che vorranno, senza alcun controllo da parte nostra.

Ma la cosa grave, in tutto questo, è che siamo ben felici di farlo!

Con la nostra bella password, ottenuta contribuendo con le nostre informazioni personali ad alimentare l'archivio di questo “grande fratello” (quello di George Orwell, mi raccomando!) possiamo accedere a delle risorse “pubbliche” relegate in una bellissima prigione di cristallo dove solo apparentemente accedono amici, conoscenti o le persone che “io” vorrei (potrei) aver autorizzato.

Ed eccoci giunti alla tanto attesa definizione di “che cos'è Facebook”: si tratta di un enorme ed aggiornatissimo archivio con i dati personali di più 500 milioni di persone nel mondo che sono ben felici di tenerli costantemente aggiornati in tempo reale! Nessun archivio potrebbe vantare un simile primato!

Quindi, non solo Facebook sa chi siete, ma sa chi sono i vostri amici e, da sempre, vale il proverbio: “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” oppure, “Ogni simile cerca il suo simile” e via discorrendo.

Facciamo un esempio

Vi siete mai chiesti perché molti supermercati fanno fare la raccolta punti ai clienti? Semplice: per dare un nome, un cognome ed uno status sociale al titolare di uno scontrino! In questo modo si può scoprire cosa compra un uomo di 25 anni o una donna di 40, rielaborare i loro bisogni, cercare di individuare il loro profilo di cliente e fornire loro dei prodotti in grado sia di soddisfare meglio le esigenze ma anche di far guadagnare un maggior numero di soldini a chi queste indagini le conduce. In quel caso i nostri dati li diamo per un omaggio alla fine della raccolta punti!

Ed ora pensate in grande, ancora più in grande, ed immaginate il vostro profilo rielaborato da chi ha informazioni non limitate alla vostra semplice lista della spesa!


Documento scritto e/o curato da Franco
Data pubblicazione: 21/04/2011 (14:53)
Ultimo aggiornamento: 21/04/2011 (15:28)


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