Il nuovo decreto sulle liberalizzazioni, oltre alle licenze dei taxi, liberalizza anche lo stoccaggio delle scorie nucleari e la scelta dei siti, demandata ad una società in grado di infischiarsene, per legge, di comuni, province, regioni e cittadini! |
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Tags/parole chiave: scorie • nucleare • rifiuti nucleari • rifiuti pericolosi • centrali nucleari
Questo articolo è stato scritto due volte. La prima volta si era pensato d'aver frainteso: leggendo il testo della legge ben poco si capiva di ciò che l'articolo 24 volesse dire. Tutta colpa del politichese e del modo di scrivere le leggi in Italia.
Perchè, dovete sapere, che le leggi, in Italia, vengono redatte in modo “informatico”; cioè ogni nuova stesura fa riferimento a commi delle precedenti modificandole a seconda dei casi. Proprio come fa un un programmatore informatico che inserisce -nella stesura del programma- opportuni richiami ad altre funzioni opportunamente parametrate.
Ma, nel caso del programmatore le cose sono più semplici: chi deve applicare il “programma” è il computer e se questo è scritto in modo pedestre il programmatore avrà una “pernacchia” informatica. Nel caso delle leggi, invece...
Ma veniamo a noi. Avevamo scritto questo articolo che non avevano pubblicato pensando d'aver letto male il testo della legge. E invece, a distanza di alcuni giorni leggiamo sul blog del Fattoquotidiano.it la seguente frase: “Infine, per i rifiuti nucleari, l’articolo 24 del decreto del Governo Monti prevede una normativa inaccettabile, anche alla luce dei risultati referendari.” che non preannuncia nulla di buono... E, ancora: “Non a caso si titola: Accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari. Anzitutto, prevede che la Sogin, con la sola approvazione del Ministero, si occupi dello smantellamento degli impianti dismessi e della soluzione della custodia delle scorie, saltando verifiche e controlli, sopra la testa delle popolazioni interessate, dei Comuni e delle Regioni, e con deroghe sulle normative ambientali e urbanistiche. Inoltre, i depositi provvisori di rifiuti radioattivi si trasformano in stabili, mentre si contempla la nascita di nuovi siti di “stoccaggio” che possono essere autorizzati senza il consenso delle amministrazioni locali.”
Detto questo, ecco quanto avevamo scritto alcuni giorni fa e mai pubblicato.
Negli ultimi tempi per i fortunati possessori di un televisore è uno spasso seguire le notizie ai vari telegiornali.
La prima pagina di tutti è occupata dalla vicenda “inverno e neve” che sta attenagliando le italiche lande... Con una perturbazione nevosa che, per tutti questi giorni sta stazionando in un luogo non meglio precisato tra il mare Ionio ed il Mar Egeo.
Per non parlare dello spread che sale, scende, risale... O del capo del nuovo governo in cerca della fiducia ora in Germania, ora in Francia, ora a Bruxelles, ora negli USA...
Intanto, zitti zitti, i nostri governanti governano e liberalizzano. Ma cosa hanno liberalizzato a parte le licenze dei taxi?
Annebbiati e bombardati mediaticamente dall'emergenza neve, a qualcuno è sfuggito renderci edotti di tutte le norme indicate nel Decreto Legge varato dal governo Monti lo scorso 24 gennaio 2012 dove viene affrontata anche la questione NUCLEARE.
In particolare nell'articolo 24 comma 4 del Decreto Legge N. 1 del 2012 sono citate le nuove disposizioni per regolarizzare l'accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari, sottraendo il potere decisionale alle Regioni ed ai Comuni interessati se accettare o meno le scorie nucleari!
Ciò significa che per la SOGIN, la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi provenienti dalle attività nucleari industriali, mediche e di ricerca, sarà più facile ottenere l’autorizzazione per la realizzazione di nuovi depositi nucleari. Gli basterà il benestare del Ministero dello Sviluppo economico: con questo in mano potrà insindacabilmente realizzare dove vorrà i depositi per le scorie nucleari senza chiedere autorizzazioni o aspettare il parere di Comuni e Regioni interessati e, probabilmente, senza neppure informare gli abitanti del luogo.
In pratica, potranno metterci le scorie radioattive dietro il nostro bellissimo orticello biologico e l'unico modo per potercene accorgere sarà, probabilmente, la facilità con cui raccoglieremo i pomodori al buio!
Viva l'Italia! Viva la libertà (degli altri) e viva la semplificazione (non certamente delle leggi).
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