Nonostante i controlli e la raccolta differenziata attuata dai comuni c'è sempre qualcuno che pensa di smaltire il proprio ciarpame in maniera poco ortodossa. |
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Raccolta differenziata |
Tags/parole chiave: raccolta differenziata • sistri • rifiuti
Sono alcuni mesi che artigiani e professionisti sentono parlare (e pagano) per il “SISTRI”, il servizio che doveva (o dovrà...) assicurare la tracciabilità dei rifiuti “speciali” delle attività produttive e fare in modo che fossero smaltiti nel modo più adeguato.
Tuttavia, ad oggi, il servizio -voluto dal precedente governo- non è ancora “decollato”. Vari problemi ne hanno impedito l'avvio e, dopo una ridda di date, finalmente -forse- si parte entro la fine dell'anno.
Ma a prescindere da questo e nonostante tutto questo, la gente sembra essere impazzita; dopo che molti comuni hanno fatto partire la raccolta differenziata, con prelievo casa per casa dei rifiuti per tipologia, con enorme sforzo da parte di tutti, c'è ancora qualcuno che abbandona lungo le vie meno frequentate rifiuti di ogni tipo!
Facendo un giro per alcune strade delle campagne tra Matino e Casarano (campagne, in realtà, strette nella morsa di un'edilizia molto diffusa) abbiamo notato delle discariche abusive con rifiuti di ogni tipo organizzati in maniera “differenziata”.
Infatti, gli anonimi conferitori, hanno pensato bene di mettere insieme i rifiuti aggregandoli per tipologia: abbiamo, così, televisori e cinescopi, copertoni di vario tipo e misura, servizi igienici (usati), canne fumarie e coperture in amianto (pericolosissimo!) ed altre belle cose d'avanzo di questa società “evoluta” di inizio millennio.
Beh, definire “evolute” persone che abbandonano questo tipo di rifiuti all'angolo di una strada è un eufemismo e -probabilmente- un grosso errore. Varrebbe la pena dare una sbirciatina al “vocabolario degli insulti” e mutuare da lì i termini più adatti con cui apostrofare coloro che smaltiscono la propria immondizia lasciandola nel podere del vicino.
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