La paura della tragedia giapponese e delle conseguenze che le radiazioni possono provocare hanno indotto molti paesi europei a rivedere la propria posizione sul nucleare e in Italia cos'è più importante? La salute di tutti o il potere economico di pochi?
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Salute o potere economico?

il nucleare morteE fu così che l'affilata ascia di Damocle si è abbattuta sulla povera gente di Fukushima e del Giappone!

A chi dice che il nucleare è l'energia più sicura, con quali parole risponde all'incubo in cui i giapponesi sono costretti -d'ora innanzi- a vivere?

Quell'incubo si chiama cancro: le stime hanno calcolato che le persone a rischio, nei prossimi 50 anni, saranno 420.000 grazie alla fuoriuscita radioattiva della centrale di Fukushima, centrale -lo ricordiamo- destinata alla produzione di energia elettrica per scopi civili ed industriali.

A riportare questa cifra spropositata ed allarmante è stato Chris Busby, segretario scientifico dell’Eccr, un gruppo di scienziati che si sono riuniti per valutare i rischi del nucleare, come riportato stamani dalle notizie del Fatto Quotidiano. Nell'articolo si parla di stime eseguite su dati forniti dall'Aiea e da fonti ufficiali giapponesi.

Proprio la paura della tragedia giapponese e delle conseguenze che le radiazioni possono provocare hanno indotto molti paesi europei a rivedere la propria posizione sul nucleare. Negli ultimi giorni si è parlato della Svizzera ha già messo in seria discussione i suoi programmi nucleari e proprio di oggi è la notizia che il ministro dell'ambiente tedesco, Norbert Rottgen, di concerto con la Cancelliera tedesca, ha annunciato pubblicamente che la Germania è intenzionata a spegnere tutti i reattori nucleari entro il 2022.

E in Italia? Da noi invece, in un paese dove l'intera popolazione si era espressa contro il nucleare in un referendum popolare consapevole e futurista nel 1987, si ripropone nuovamente la "grande innovazione" dell'atomo!

Ed eccoci di nuovo a decidere mediante un nuovo, inutile e costoso referendum. Una consultazione elettorale scomoda che ha visto numerosi attacchi e tentativi di sabotaggio da parte di alcuni di quei politici che noi stessi abbiamo eletto e che dovrebbero lavorare per il bene della comunità. Una attività volta principalmente ad evitare che si raggiungesse il quorum e -più recentemente- una "sospensione" delle leggi che introducono il ritorno al nucleare in modo da avere un po' di tempo per... valutare i danni.

Cosa vorrebbe dire "Valutare i danni"? Probabilmente, vorrà dire che l'Italia assolderà un esercito di consulenti affinché possano assicurarci o meno sulla bontà di una scelta che il popolo stesso non vuole!

In questi giorni siamo in attesa della decisione della Corte di Cassazione, l'unico organo dello stato in grado di decidere se il referendum avrà luogo o, come spera qualcuno, è divenuto inutile visto che il decreto legge che reintroduceva l'atomo in Italia è stato abrogato.

La Corte di Cassazione si riunirà mercoledì primo giugno e, nell'attesa, non ci resta che ribadire che la maggior parte di noi Italiani, il Nucleare NON LO VUOLE!


Documento scritto e/o curato da Beatrice
Data pubblicazione: 30/05/2011 (14:18)
Ultimo aggiornamento: 22/11/2017 (15:41)


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