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Come fare di due notizie separate una sola e spostare un problema di 800 km.

meduse e mucillagine

Partiamo da due notizie recenti, una pubblicata da ADN Kronos dal titolo “Il litorale dell'alto Adriatico piace alle meduse, in aumento le segnalazioni” e uno che abbiamo trovato su Repubblica edizione di Bari dal titolo “L'alga tossica a Torre Quetta primi malori, allarme dell'Arpa”.

Si tratta dei classici problemi dell'estate, niente di particolarmente allarmante, anche se è consigliabile stare molto attenti. Quindi due problemi ben distinti: uno nell'adriatico settentrionale, dove ci sono molte segnalazioni di arrivi di meduse, ed uno a sud, in una spiaggia di Bari nota -purtroppo- per l'inquinamento da amianto proveniente dalla Fibronit, come spiegato sul sito della località  e per gli sforzi fatti per il risanamento. In questo articolo di Repubblica l'alga viene anche denominata “alga rossa”.

meduse e mucillagine

Partendo da queste due notizie, andiamo a guardarci un servizio disponibile sul sito del TG5 dal titolo emblematico: “L'invasione delle meduse

L'invasione delle meduse

Apre il servizio una signora, intervistata in costume da bagno dalla cronista; la signora dice: “Infatti quando uscivo dal mare c'è questa mucillagine che si attacca proprio addosso... sembra quai polverosa...”. La cronista la incalza, chiedendo senza tregua: “Ma lei non ha avuto malori, mal di stomaco...?” la signora risponde, placidamente “No mal di stomaco no, solo un leggero mal di gola...”

Il servizio continua con la voce fuori campo che spiega: “In Adriatico si va diffondendo sempre di più e le colonie proliferano in particolari condizioni climatiche soprattutto dopo il caldo torrido di questi giorni insieme alle mareggiate. Stiamo parlando dello Ostreopsis Ovata, un'alga tropicale tossica che può causare ai bagnanti reazioni allergiche, nausea ed in alcuni casi febbre. L'allarme è scattato sul litorale di Bari ed in particolare in questa spiaggia: Torre Quetta dove -vedete- hanno affisso questo avviso della ASL per avvertire i bagnanti”. E mostra l'avviso attaccato con lo scotch a quella che sembra una vetrina... Ma le immagini di un uomo che fa placidamente il bagno sembrano quasi contraddire ciò che la cronista mostra e dice.

Poi, un repentino cambio di inquadratura ed intervista ad una biologa ambientale dell'ARPA di Bari (secondo quanto riportato dalla didascalia) in un ufficio con un grande quadro alle spalle da cui si può notare un grande castello che, a colpo d'occhio, sembra quello di Copertino, in provincia di Lecce. L'incaricata parla di un'alga rossa che -specifica- è di acqua dolce, quasi a correggere una imprecisione fatta dalla cronista durante la domanda. Il servizio continua con una domanda dell'intervistatrice che chiede: “Mentre QUESTA cosa provoca?” lasciando intendere di continuare a parlare della Ostreopsis Ovata di Torre Quetta. Alla domanda la biologa risponde: “Questa può provocare riniti , starnuti, mal di gola ed in alcuni casi, in alcuni soggetti particolarmente predisposti, alcuni fenomeni febbrili”. Quindi abbiamo una piccola imprecisione (alga rossa e non Ostreopsis Ovata), puntualmente ripresa ed evidenziata dall'esperta: stranamente la stessa imperfezione riportata dall'articolo di Repubblica Bari del 17 agosto 2011.

Ma il servizio continua con la solita voce fuori campo. “La vera emergenza di quest'anno sono le meduse, una autentica invasione nel mediterraneo e dal mar Tirreno all'Adriatico si sono moltiplicate, quest'anno, le segnalazioni. La specie più diffusa la Pelagia Noctiluca o Medusa Luminosa”. E conclude con l'intervista alla biologa dell'ARPA, la quale riferisce: “Il riscaldamento del mare può essere una causa ma -diciamo- adesso è un fenomeno ciclico che si ripete tutti gli anni”. Ma a questo punto non possiamo capire se l'intervistata stia parlando della mucillagine o delle meduse, i cui fenomeni sono legati, allo stesso modo, al riscaldamento dei nostri mari.

Concludendo: di due notizie, per magia, se ne ottiene una sola. E la notizia diventa: “in Puglia ci sono due problemi: la mucillagine tossica e le meduse, che si ripetono con frequenza annuale a causa del caldo”. Peccato, però che il fenomeno della mucillagine sia limitato ad alcune aree delle nostre coste (la costa Barese è la più colpita, almeno con una sola località: Torre Quetta) e le meduse, salvo alcune sporadiche segnalazioni, affliggono -piuttosto- le coste dell'adriatico settentrionale, come riportato in queste due foto riprese dal sito di Focus, anche lui di proprietà del gruppo finanziario che possiede il TG5; l'immagine mette a confronto le segnalazioni di Puglia con quelle dell'adriatico, come specificato nella notizia riportata, correttamente, da ADN Kronos.

meduse e mucillagine

Ma la vera notizia era del 2008 e la riportava sempre Repubblica di Bari: “Le analisi confermano: É tornata l'alga tossica”.

In esso troviamo tutti gli elementi del servizio del TG5 come si legge dal sottotitolo dell'articolo: “L'Arpa: per ora niente allarme, invasione di meduse”. Quindi, due articoli di Repubblica edizione di Bari per fare un solo servizio: peccato che uno dei due articoli sia di ben 3 anni fa!

A proposito: sono stato al mare ogni giorno degli ultimi trenta, in Puglia, nel Salento. Non ho trovato né mucillagini né meduse. Il mare era limpido e l'acqua pulita: ma immagino si sia trattato solo di fortuna...


Documento scritto e/o curato da Franco
Data pubblicazione: 20/08/2011 (15:29)
Ultimo aggiornamento: 22/11/2017 (15:35)


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