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San Sidero a Maglie |
Tags/parole chiave: san sidero • area archeologica • maglie • vasca • salvatore fiori
Riceviamo e pubblichiamo integralmente
Dal Piemonte lo studioso Salvatore Fiori scrive al Comune di Maglie e alla Soprintendenza [notizia sconvolgente]: "l’area di San Sidero è stata un'antica tenuta dei Cavalieri Templari!"
Maglie, emerge una notizia sconvolgente: l’area di San Sidero è stata un'antica tenuta dei Cavalieri Templari!
Lo studioso piemontese Salvatore Fiori ha inviato una lettera urgente alla Soprintendenza archeologica ed al paesaggio della Puglia, al Sindaco di Maglie e all'Ass. ai Lavori Pubblici Franca Giannotti e per conoscenza al Coordinamento Civico di Maglie per la Tutela del Territorio e della Salute! Salvaguardare quel sito anche dal punto di vista paesaggistico è ora un dovere di pubblica utilità, anche per le grandi implicazioni turistico-culturali e storico-scientifiche!
La Soprintendenza intervenga per vincolare l’intera area anche dal punto di vista paesaggistico!
Per il progetto del recapito finale delle acque è ora tutto da rifare, l'attuale progetto che prevede cemento asfalto e sbancamenti è di gravissimo impatto ed inaccetabile!
Con l’Assessore Barbanente, su richiesta dell’Assessore all’Assetto ai Lavori Pubblici del Comune di Maglie, Franca Giannoti si cerca una soluzione che trasformi l’area in un parco archeologico e verde con annessa zona umida di spandimento delle acque piovane, la sola soluzione, anche a detta dello studioso piemontese, su cui si potrebbe ragionare, ma prima occorre uno studio attentissimo archeologico di tutta l'area, "lì anche la pietra più piccola è densa di storia"!
Se non sarà possibile si dovrà scegliere un'altra soluzione ed un altro luogo per le acque al fine di salvare la storia della Città che oggi si arricchisce di nuove suggestioni legate addirittura ai cavalieri crociati del Sacro Tempio di Gerusalemme!
Salvare San Sidero e le sue suggestioni paesaggistiche è un intervento doveroso di assoluta pubblica utilità!
Maglie. L'antico possedimento del Sacro Ordine religioso dei Cavalieri Templari, Sant'Isidoro-San Sidero, la sua necropoli ed i resti dell'antico villaggio medioevale rischiano di essere distrutti per la realizzazione della vasca di recapito finale delle acque pluviali e delle condutture e strade annesse! Un patrimonio inestimabile e pagine di estrema importanza per la storia della Città riemergono dalla roccia, dalla terra di San Sidero e da antichi documenti medioevali tutto per una strana coincidenza del destino nello stesso periodo, nel 2010!
Da un lato il progetto di una vasca per il recapito finale delle acque pluviali della Città proprio prevista inconsapevolmente sulle tombe e sui resti del villaggio medioevale della bellissima contrada rurale di San Sidero, solleva la mobilitazione degli appassionati di storia patria, dall'altro un libro di un autore piemontese, l' Architetto Salvatore Fiori, intitolato "I Templari in Terra d'Otranto - Tracce e testimonianze nell'architettura del basso Salento" pubblicato nel 2010, solo pochi mesi fa, e che a novembre sarebbe stato presentato nel Salento, dove si riferisce, facendo seguito a quanto già comunicato dallo stesso autore nel XXVII Convegno di Ricerche Templari, svoltosi a Cividate Camuno nel settembre del 2009, di avere scoperto, dallo studio di un antico documento del '300, che nella contrada San Sidero in feudo di Maglie, è possibile individuare l'antico e grande tenimento dei Templari noto come il “tenimento di S. Isidoro”, che era ubicato proprio tra Maglie e Melpignano.
Masseria San Sidero (il cui toponimo potrebbe derivare proprio da Isidoro) sorge infatti in prossimità del confine tra i feudi di Maglie e Melpignano, come ben indicato da un cippo-menhir monolitico-parallelepipedo, infisso al suolo con coppella scavata in testa e croci incise sui margini, divenuto “petra sparti-feudo”, come viene chiamato dai locali contadini, pietra segnacolo del passaggio della linea di confine tra i due feudi comunali; un cippo che si mostra ancora in prossimità della masseria! Ma ad ulteriore conferma della corretta ubicazione in contrada San Sidero di tale tenuta dei Cavalieri Templari, si citi l'esistenza ancora oggi di una masseria chiamata Sant'Isidoro e munita di chiesetta dedicata a quel santo, vicinissima, solo poche decine di metri, alla masseria che porta invece il nome San Sidero; entrambe masserie equivicine alla necropoli medioevale in oggetto e a rischio di distruzione e deturpazione! Il sito assumeva notevole importanza anche perché centrale nel cuore del basso Salento e ubicato lungo l' antica strada che congiungeva Otranto a Gallipoli. Un sito dove sono state trovate notevoli tracce di influenze longobarde e che nell'epoca delle Crociate fu invece controllato dai Cavalieri Templari!
L'auspicio, di Oreste Caroppo, del Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute, è che ora tutti uniti, al di là dei colori politici, si lavori per trasformare lo scempio che minaccia un paradiso di storia natura e paesaggio, in un grande innovativo progetto di valorizzazione paesaggistica che possa divenire esempio da emulare per l'intera regione Puglia!
La solerzia di un consigliere d'opposizione, Antonio Giannuzzi, ha permesso di evitare la catastrofica distruzione di una necropoli-insediamento altomedioevale; dall'assessore ai lavori pubblici, la sensibilità di una donna, Franca Giannotti, e' giunto l'impegno urgente ad operare per il bene del patrimonio della Città!
Ora da cittadini, archeologi, appassionati di storia patria, amministratori tutti e tecnici, deve giungere il sinergico apporto, di umana risorsa, per fare vincolare il prezioso sito e riprogettare tutto il recapito finale, se ancora si vorrà sostenere l'attuale ubicazione!
Muretti a secco e staccionate in legno al posto di muri in cemento, pulitura dell'avvallamento con vigilanza archeologica continua, senza escavazioni del banco roccioso affiorante, recupero dei tratturi senza alcun uso di asfalto, piantumazioni di essenze autoctone: un luogo dove i cittadini possano andare a trascorrerci i pomeriggi, percorrendo il bel tratturo incassato tra muretti a secco, da recuperare scrupolosamente senza cemento o asfalto, che parte da località-rione Palicella, tanto più quando, dopo le piogge, la vallata, riempiendosi di acqua, prima che questa sia assorbita, richiama le arcaiche atmosfere dei primi insediamenti di Maglie cresciuti intorno a pozze d'acqua raccolte in doline naturali! Così devono rivedersi le condutture finali, dell’impianto da modellare a mo' di ruscelli naturali, magari con un finale salto cascata, per un effetto ancor più caratteristico! Un parco archeologico e naturale liberamente fruibile!
Dopo la grave ferita del maxi-depuratore costuito nella contrada San Sidero alcuni anni fa e la non minore ferita al territorio arrecata dall'oggi finalmente spento nocivo inceneritore di Copersalento, è questa una scommessa che Maglie deve vincere, per il bene del suo patrimonio culturale e ambientale, ma occorre agire anche a monte prevedendo un sistema di deoleazione delle acque piovane, che ad oggi pare non previsto nel progetto per la massima tutela delle falde! Sarebbe una grave mancanza non garantire tale operazione insieme alla dissabbiatura delle acque piovane, questa effettuata dall’impiantistica già presente! Un punto di partenza di una grande svolta culturale in cui dobbiamo credere e per la quale e' giusto impegnarsi contro tutte le inerzie e i lassismi!
Oreste Caroppo Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute Forum Ambiente e Salute
Data pubblicazione: 06/10/2010 (16:55)
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