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1) 17 marzo 2011 |
Scritto il 01/03/2011 (20:36), pubblicato in Società. Festeggiamenti o riflessione?Eroi per alcuni, briganti per altri... Le altre facce dell'Italia Unita. 17 marzo 1861 - 17 marzo 2011: in memoria di tutti coloro che hanno creduto nei propri ideali, che hanno lottato per la libertà, che hanno difeso la propria Terra E da qualche mese che si sente parlare del 17 marzo, una data particolare e che ha animato tante discussioni anche in parlamento; festeggiamenti si o festeggiamenti no, commemorazioni si o commemorazioni no, giorno festivo o lavorativo.E poi c'è pure chi non sa che cosa si festeggia convinto, nella sua storica confusione, che i festeggiamenti siano per i 150 anni della Repubblica, altri invece della costituzione... Ma se non ne è chiaro il motivo, perché festeggiare? |
2) Michelina De Cesare |
Scritto il 31/01/2011 (14:51), pubblicato in Società. Michelina De Cesare: donna straordinaria difese con tutte le sue forze i propri ideali e la propria terraProtagonista di questa storia è Michelina De Cesare nata a Caspoli (una frazione del comune di Mignano Monte Lungo, in Provincia di Caserta) nell'ottobre del 1841; aveva appena vent'anni nel periodo dell'unità d'Italia. Con la fine del Regno di Napoli, in seguito all'unità d'Italia, il Sud, quel Meridione che prima era stato dei Borboni, cominciò a regredire mentre, contemporaneamente, aumentava il malcontento, dalla gente comune agli altolocati; tutti si stavano accorgendo che l'unità non aveva portato al Meridione il giovamento tanto sperato, rivelandosi non altro che una grande beffa. |
3) Un amaro risveglio |
Scritto il 07/11/2013 (14:41), pubblicato in Ambiente. Un amaro risveglioÈ stato quasi come svegliarsi da un sonno. Un sonno piacevole che nasconde la cruda realtà; svegliandoci, ci siamo ritrovati in un incubo da cui lo stato onirico ci aveva tenuto lontano: il Salento, la nostra bellissima Terra, è inquinata. Profondamente inquinata. Eserciti di malfattori, arrivisti ed imprenditori senza scrupoli, feccia umana ignorante ed incapace, usavano l'intero meridione d'Italia, Puglia e Salento compresi, come meta delle loro spedizioni di morte: fanghi industriali contaminati dai più nefasti veleni, quantitativi immani di rifiuti pericolosi venivano stoccati, all'insaputa delle popolazioni, negli angoli più insospettabili del nostro territorio.E noi, tranquilli, a dormire. Il sonno ci impediva di vedere, di reagire. |
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