Slackware 14

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Slackware:nuova versione

Sul finire di settembre, finalmente, è stata rilasciata la nuova versione di Slackware, una delle più longeve, stabili, usabili e -probabilmente, anche- semplici distribuzioni Linux.

Mai come per questa quattordicesima l'attesa è stata tanta! Quasi un anno e mezzo dall'ultimo rilascio (la 13.37) probabilmente a causa delle tante novità che la caratterizzano (nuovo compilatore, ambienti desktop completamente rivisti e -soprattutto- nuovo kernel)... Ma andiamo con ordine.

Nuovo kernel

Slackware, con la “Quattordici”, abbandona definitivamente il kernel della serie 2.6 e passa alla nuova serie 3; come sempre, sceglie un kernel stabile e di lungo (si spera) mantenimento, il 3.2 preferendolo al più recente 3.6. La scelta di un kernel più collaudato e stabile è garanzia del fatto che si punta al funzionamento perfetto della distribuzione e non al software all'ultimo grido. Tra le novità del nuovo “cuore” del pinguino una migliore gestione dei processi e il recepimento di tante correzioni usate nel kernel del ben noto Android...

Nuovi ambienti desktop

O, meglio, i due ambienti desktop che vanno per la maggiore (XFCE e KDE) ma completamente rivisti.

KDE passa alla versione 4.8.5, un po' pesante rispetto al suo (ormai) antenato 3.5 ma, tuttavia, molto migliorato rispetto a quello della Slackware 13.37. XFCE, il desktop a basso contenuto di colesterolo, passa alla 4.10 ed è bello, leggero, immediato, usabile e responsivo. Ottimo per i sistemi un po' datati che troveranno nell'accoppiata Slackware 14 ed XFCE 4.10 un ottimo sistema operativo.

Installiamolo e proviamolo

L'installazione è quella di sempre. Linux non cambia l'apparenza e lascia le modifiche sotto al cofano. Ma l'installazione procede più rapida della precedente, a parità di hardware.

Il nuovo sistema, una volta avviato, non riserva sorprese: si avvia più veloce della 13.37 e la sensazione è immediata, senza strumenti o orologio alla mano. Forse sarà merito del definitivo abbandono di HAL, in favore di un udev completamente rivisto... O del nuovo kernel “truccato” con i consigli di Android... Non saprei dire ma lasciamo agli utilizzatori l'ardua sentenza.

Per prova ho installato la nuova versione su due portatili (uno di sei anni fa ed uno dell'anno scorso), su un server (pentim 4 HT e due Gb di RAM) ed un super server (12 core e 128 Gb di ram... non è un errore: c'è davvero tanta ram. È un sistema per virtualizzazione, con Slackware 14 e Virtual Box 4.2). Su tutti i sistemi ha funzionato senza problemi e con la consueta installazione standard. Per mancanza di tempo non è stato ancora ricompilato il kernel, in modo da renderlo più snello ma, credetemi, va meglio del precedente. Molto meglio!

Consumi

Le batterie durano di più: stessa batteria (presa su Ebay e non di marca) e stesso portatile della 13.37: almeno mezz'ora di più. Probabilmente il kernel governa meglio il risparmio energetico del processore che si scalda di meno... È poca cosa, lo so, ma a me da maggiore soddisfazione nell'usare il mio sistema preferito.

In conclusione

Linux è l'unico sistema dove la versione successiva è più veloce di quella precedente. Non ha bisogno di “antivirus” perché non ci sono (qualche malpensante potrebbe aggiungere “ancora”) virus, e tutti i software sono realizzati da appassionati, dove vale di più la funzionalità e l'usabilità del desiderio “di far soldi” del software “commerciale”.

Il software è “conservativo” e le novità si limitano a miglioramenti “non visibili” ma radicali e di vera efficienza.

Insomma un sistema eccezionale che da enorme risalto ad un lavoro di oltre un anno di aggiornamenti e test del software distribuito. Vale veramente la pena provarlo!