Buon compleanno LINUX!

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Tanti auguri a...

A tutti quegli scettici che avevano detto che il piccolo e paffutello pinguino Tux “non avrebbe avuto vita lunga” diamo la lieta notizia che Linux compie 20 anni.

Sono questi i momenti che portano a riflettere; riflettere su chi ha seguito sin dall'inizio la nascita del sistema operativo, o -magari- su quelli che lo hanno messo da parte "perché un po' bruttino" rispetto a windows 3.11; o riflettere su come è adesso (veloce, affidabile, bello da vedere e facile da utilizzare... a proposito: avete provato la nuova Slackware 13.37?) e, perché no, su cosa ci si debba aspettare dalla libera fantasia degli sviluppatori per migliorare ancora il nostro Sistema open souce preferito.

Proprio così: sono trascorsi 20 anni! E non si può far altro che pensare in grande, immaginando che il nostro Pinguino preferito sia in grado di prepararci il caffè o portarcelo direttamente a letto. E non sto scherzano: provate a guardare tra i comandi del vostro televisore LCD di ultima generazione: probabile che, tra i vari menu, ci sia una traccia, una impronta del piccolo Tux!

Ma siamo solo all'inizio: Linux ha portato milioni di utenti ad essere liberi di utilizzare nella totale legalità programmi potenti, dalla grafica al word processor, che non hanno nulla da invidiare ai costosi e blasonati software commerciali ma, al tempo stesso, gratuiti.

Per i prossimi anni ci sarà sicuramente una crescita dell'Open Source e un continuo sviluppo di software con un incremento di programmatori pronti a sviluppare nuove e accattivanti applicazioni in grado di interfacciarsi con qualsiasi apparecchio elettronico o soddisfare qualsiasi esigenza. Questo -probabilmente- metterà in crisi i colossi del software proprietario ma, forse, questo permetterà di giungere ad un mercato libero. Veramente libero.

Spesso i nuovi utenti chiedono: "ma perché dovrei usare Linux?". Di solito rispondo con due punti: primo, il sistema è di proprietà di tutti e posso copiarlo, regalarlo, venderlo e vedere come è fatto e come funziona, senza dover darne conto e nessuno. Secondo: è mio ed usarlo vuol dire difenderlo da coloro che vogliono privarmi della mia libertà.