Emulatori in Linux |
Tags/parole chiave: emulatori • emulazione • dosbox • dosemu • wine • vecchi giochi • giochi per pc • wine
I programmi vecchi, quelli che, ormai, non girano più sui nuovi sistemi commerciali, hanno lasciato -senza alcun dubbio- un ricordo indelebile nella mente degli utilizzatori di PC più stagionati.
Si tratta -spesso- di giochi e programmi di varia utilità (ad esempio, vecchi programmi di contabilità) che i nuovi sistemi operativi non sono più in grado di far funzionare. Ma questo è un difetto dei sistemi commerciali dove il consumismo la fa da padrone: è quasi inutile dirlo, ma Linux non presenta questi problemi.
Linux è un sistema valido per qualsiasi scopo. Come ogni ottimo sistema, ha ottimi programmi di emulazione. Un emulatore è un software in grado di simulare il funzionamento di un altro sistema operativo, che non deve essere necessariamente vecchio ed obsoleto.
Ed è così che, con una veloce ricerca in Internet, si scopre che esiste VICE, un emulatore dei i vecchi Commodore 64 (ve lo ricordate ancora? Il mitico C64...), UAE, un emulatore di Amiga OS e, ovviamente, DOSEmu e DOSBox che emulano il vecchio e compianto DOS. Non vogliamo, infine dimenticare WINE (Wine Is Not Emulator) anche se, come dice il suo acronimo, chiamarlo emulatore è limitativo
Spesso sento amici che, per far giocare i propri figli, reinstallano un vecchio ed obsoleto sistema commerciale per poterci far girare alcuni giochini. Ma installiamo Linux e DOSBox: è certamente meglio! Avremo un sistema nuovo, moderno ed affidabile ed un emulatore che fa funzionare praticamente tutto il mondo dei programmi DOS.
DOSBox è un software in grado di emulare il funzionamento di un vecchio PC 286/386 con su installato MS-DOS. Si tratta di un software libero, disponibile per molti sistemi operativi moderni e, quindi, anche per Linux.
Nel caso della Slackware che ho in uso (la versione 11.0), non trovando il giusto pacchetto da installare, ho provveduto a ricompilare dai sorgenti la versione 0.72 (l'ultima rilasciata) e ad installarla sul computer, ottenendo una versione completamente funzionante di DOSBox; tratteremo la compilazione e l'installazione dei programmi in Slackware in un futuro documento.
Dopo aver compilato (senza errori) ed installato il software sul PC, per lanciare l'emulatore sarà sufficiente digitare nella console Linux:
$ dosbox &
La e commerciale alla fine del comando indicherà al sistema di eseguire DOSBox in background, liberando il prompt della console per altri comandi. Immediatamente, si aprirà una finestra con il classico prompt del DOS.
La shell di DOS messa in atto dall'emulatore ha bisogno di due semplici aggiustamenti per dare il meglio di sé: caricare la tastiera italiana e configurare il disco C.
Per la tastiera italiana è sufficiente dare il comando:
keyb it
in modo da caricare il corretto layout nell'emulatore. Per il disco C (o, meglio, la directory dove copieremo i nostri vecchi programmi DOS) è necessario montare il percorso corretto. Dare questo comando:
mount C ~/dos-prg
dove C è il disco da creare (normalmente DOSBox cvrea un disco Z virtuale) e dos-prg è una cartella appositamente creata nel proprio spazio utente.
Da non dimenticare mai: usare sempre gli emulatori come utente e mai, ripeto, mai, come amministratore. I permessi di amministrazione di un sistema Linux permettono di eseguire qualsiasi comando senza alcun controllo: un virus o un programma scritto male potrebbe causare gravi danni anche su un sistema robusto come Linux!
In questo documento ci sono due immagini estratte da DOSBox. Sono due giochi che hanno fatto storia nel mondo DOS: il primo è Gods (in apertura della pagina) ed il secondo (di seguito) una scena di Doom 2. Anche la scheda sonora funziona benissimo: DOSBox emula ottimamente il comportamento di una Sound Blaster 16.
Abbiamo appena accennato a Wine all'inizio di questo documento: si tratta di un progetto molto complesso che mira a emulare l'intero ambiente Windows ricreando da zero gran parte delle librerie. Ecco perché chiamare il progetto emulatore è estremamente limitativo.
In Wine funzionano molti dei programmi nativi in Windows, ma non proprio tutti. Tuttavia, grazie al lavoro del team di sviluppo e di molti utenti entusiasti, il numero dei software in grado di funzionare in Wine aumenta di giorno in giorno. Ecco, nell'immagine che segue, Internet Explorer eseguito in Linux (ovviamente come semplice utente):
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