Brevi note su cosa usare e come fare per recuperare la posta elettronica delle caselle di Outlook Express quando questa superano i due gigabyte ed il programma si blocca. |
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Tags/parole chiave: foxtract • outlook express • blocco clienti posta
Tranquillo pomeriggio di un venerdì che preannunciava un tranquillo weekend.
D'un tratto, il muto telefono squilla... Dall'altro capo del filo un caro amico che non sentivo da un po` di tempo. Non ho avuto neanche il tempo di dire “ciao, come stai?” che il malcapitato mi ha investito con un problema gravissimo: Outlook Express si rifiutava di scaricare i nuovi messaggi di posta ma, cosa ancor più grave, non ne visualizzava più nessuno di quelli vecchi!
Sono cose che succedono, ma le cui conseguenze diventano imprevedibili se tutta la tua posta degli ultimi anni risiede in un unico file binario divenuto inaccessibile; e, giustamente, il mio amico era disperato.
Cerco di dargli un qualche tipo di assistenza telefonica: capisco subito che il file di inbox (la casella di posta in entrata) era divenuto più grande dei consueti due gigabyte gestibili dal sistema: due giga, infatti, sono il massimo numero di byte allicabili con un sistema a 32 bit; in questo caso il programma dava un errore in fase di invia / ricevi e non visualizzava alcun messaggio. Ma l'assistenza telefonica, senza gli attrezzi giusti, non sortisce alcun effetto: decido -quindi- di andarlo a trovare.
È una situazione comune anche ad altri client di posta: la casella diventa inaccessibile se si supera il limite di due giga (cosa non difficile con i numerosi allegati che ci arrivano); Thunderbird, ad esempio, lascia accesso al file e permette di copiare i messaggi, piano piano, in un'altra cartella. Dopo questa operazione, il file “troppo grosso” si rimuove “manualmente, ed, in pochi minuti, si ripristina la situazione. Ma qui no: i messaggi non si vedono e, quindi, non si possono copiare.
Non usando Windows nè, tanto meno, Outlook Express, ho dovuto un po` analizzare il problema; la prima operazione è stata trovare il posto in cui il programma salva i propri files di posta e farne un backup da qualche parte con un path più breve. Non si sa mai: meglio avere una copia dei dati prima di fare qualsiasi intervento.
Ho cercato un po` in giro, scartando a priori le soluzioni shareware o a pagamento. Ho trovato, dopo poco, un piccolo file eseguibile in code.google.com: Foxtract.
Il file è proprio piccolo e non ha bisogno di alcuna installazione: si scarica e si lancia dando come unico parametro il file (con relativo percorso) della casella di posta bloccata (nel mio caso “Posta in arrivo.dbx”). Immediatamente parte con l'analisi del file e, per il bene del mio amico, il salvataggio dei dati. Inutile dire che questa operazione deve essere fatta con outlook chiuso.
I messaggi di posta recuperati sono salvati in una cartella “out” nel path dove si è lanciato il programma; la cartella contiene tutti i messaggi che è stato possibile recuperare (nel mio caso erano oltre due giga di files: praticamente tutti) sotto forma di files con estensione “.eml”; un file per ogni messaggio. Ogni file ha, per nome, un numero.
A questo punto, non resta che reimportare i messaggi trovati in Outlook Express, trascinandoli da “esplora risorse” alla casella di outlook; prima di fare questo, con il client di posta chiuso, ho -comunque- rinominato la casella posta in arrivo ed; avviando Outlook ne viene creata una nuova vuota; ho “trascinato” i file più recenti (quelli con il numero più alto) in questa nuova casella di posta in arrivo e gli altri in un'altra “archivio” creata all'occorrenza per evitare che, a furia di importare messaggi, si raggiunga nuovamente il limite di due giga sulla nuova casella.
L'import è durato qualcosa in più del recupero ma, alla fine, la casella era tutta recuperata, con buona pace del mio amico e di Outlook Express.
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