IL 17 gennaio hanno inizio i festeggiamenti del Carnevale; a Gallipoli la manifestazione si tiene da 74 anni ed avviene un vero e proprio passaggio di poteri al re ed alla regina del Carnevale. Una manifestazione assolutamente da non perdere! |
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Il Carnevale di Gallipoli |
Tags/parole chiave: gallipoli • carnevale • sfilate • Herpes Zoster • fuoco sacro
Gallipoli è una città famosa per il suo mare e per la sua vocazione turistica, nota al pubblico delle vacanze già dagli anni sessanta del secolo passato.
Ma forse a qualcuno sfugge che Gallipoli è anche sede di una delle manifestazioni carnevalesche più famose in Puglia e nell'Italia Meridionale. Da ben 74 anni (esattamente, dal 1941) si tengono i festeggiamenti per il carnevale, che hanno inizio, con una prima sfilata, a Gennaio, nel giorno di Sant'Antonio Abate, meglio conosciuto, ai Salentini, con il none di “Sant'Antoni te lu Focu”.
Patrono di Novoli, dove si tiene una delle feste più importanti, Sant'Antonio Abate è anche, da secoli, il santo cui si rivolgevano i malati di “fuoco sacro” noto anche, sui libri di medicina, come “Herpes Zoster” una malattia che poteva avere complicanze tali da portare alla cecità o alla paralisi. Quest'anno, questa magnifica festa patronale, ha potuto contare sull'affluenza di oltre 50.000 visitatori, giunti nel Salento per il Santo e per la grande “focara”, una pira di ben 25 metri che dà inizio ai riti del “Fuoco”.
E proprio nel giorno dedicato a Sant'Antonio ha inizio il Carnevale Gallipolino; la cerimonia comincia sul palazzo comunale, simbolo del potere cittadino, che, per 31 giorni, cederà lo “scettro” al re e la regina del carnevale: Re Candallinu e Regina Mennularizza. I nomi dei sovrani sono quelli di due confetti tradizionalmente prodotti nel nostro territorio.
Ovviamente, il tutto fatto con le cerimonie degne di un vero passaggio di potere, con tanto di araldo reale (lu Titoru, ovvero, Teodoro) che dà lettura dell'editto ai sudditi radunati in piazza per l'occasione. Dopo, dal centro della città antica, parte il corteo che sfila per la via principale della città e si conclude con il classico rito del fuoco, con la grande “focara” allestita alle porte di Gallipoli, non grande quanto quella di Novoli, ma sempre ricca di significati e tradizione.
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