Sintesi di una giornata all'insegna delle tradizioni salentine: la morte de lu Paulinu e la Quaremma a Martignano nella Grecia salentina. |
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Carnevale e Quaresima |
Tags/parole chiave: martignano • grecia • parco palmieri • canevale • quaresima • paulinu
Avevo da tempo sentito parlare delle tradizioni carnevalesche nella Grecìa salentina ma non avevo mai immaginato una situazione di affiatamento e complicità tra gli abitanti di Martignano, un piccolo centro della Grecìa salentina, nel Salento.
Grazie ad un progetto ideato dal "Parco Palmieri" per Discovering Puglia, che consiste una serie di appuntamenti culturali gratuiti, organizzati durante l'anno per la promozione del territorio, ho partecipato con grande piacere alla “Morte de lu Paulinu” e alla realizzazione di una Quaremma.
In un'atmosfera gioviale abbiamo cercato di analizzare e scoprire l'aspetto antropologico e il significato dell'evento.
Nel Salento la tradizione della Quaremma è ancora viva, in particolare nei centri dove c'è ancora un attaccamento viscerale con le tradizioni, come ad esempio Gallipoli e i piccoli centri della Grecìa.
Il termine "Quaremma" sembra essere arrivato da noi intorno al XVI secolo con la dominazione francese (Careme, in francese, significa proprio "quaresima").
La Quaremma, pertanto, nella nostra tradizione, rappresenta il periodo di Quaresima: per 7 settimane il fantoccio deve stare esposto fuori dalla porta di casa. Rappresenta un'anziana donna vestita di lutto per la mortedel sui filiolo: il Carnevale.
Oltre agli elementi distintivi del lutto, fondamentali sono anche altre caratteristiche, come il fuso in mano che rappresenta il tempo, impiegato a lavorare (un richiamo alle Parche, le entità divine della mitologia che stabilivano il destino degli uomini) e un'arancia amara con conficcate 7 penne di gallina, che rappresenta le sofferenze della vita (ma anche le settimane della Quaresima), nell'altra mano; ogni domenica viene tolta una penna per tenere il conto delle settimane: l'ultima penna viene rimossa nella mezzanotte del sabato di Pasqua e nello stesso momento la Quaremma viene bruciata. Questo passaggio sta a significare la rinascita dopo un periodo di ristrettezze e privazioni, come, ad esempio, il digiuno per la nostrra religione.
Tornando alla nostra esperienza a Parco Palmieri, dapprima il nostro gruppo si è dedicato alla realizzazione di una Quaremma, un fantoccio che rappresenta una vecchina dall'aspetto triste, vestita a lutto per la perdita dell'adorato figlio, ovvero del carnevale (a Martignano viene chiamato, confidenzialmente, Paulinu).
Dopo aver dato vita alla nostra Quaremma, si è proseguito, nonostante il brutto tempo, alla visita del frantoio semi-ipogeo, alla chiesetta di San Giovanni Battista ed alle pozzelle; al termine, ad attenderci, “lu cunsolu”, un pranzo offerto dalla Nina la moglie de lu Paulino per la grave perdita e per alleviare il dolore.
Al funerale non potevano mancare i "manifesti" e le corone, la bara con il corpo de lu Paulinu, la Nina con pianti struggenti, la trippa con le patate, il piatto preferito dal defunto e le chiacchiere, incluse quelle con il peperoncino al posto dello zucchero dette “ca `mpizzicane” ed i dolci tipici del carnevale.
Un doveroso ringraziamento va a Leo e a i suoi collaboratori per la bellissima giornata.
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