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Visita a Barbarano e...

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Barbarano e la Piccola Leuca

Primo Maggio, festa dei lavoratori... Primo Maggio, giornata di uscita con Proloco del Salento.

barbarano, la piccola leuca

E` stata una giornata alla scoperta di alcuni piacevoli centri del Capo di Leuca; grazie ad un'idea di una nostra amica, Luisa, veniamo a sapere che a Barbarano, piccola frazione del comune di Morciano di Leuca, in questa giornata si festeggia Santa Maria di Leuca del Belvedere. Si tratta di una festa importante per il piccolo centro, noto soprattutto per la presenza di uno storico monumento: la chiesa settecentesca dedicata -appunto- a Santa Maria di Leuca del Belvedere, meglio nota ai più con il nome di Piccola Leuca.

In questa giornata di festa sia la chiesa che i sotterranei sono aperti al pubblico che può visitare quella che, nei secoli passati, fu l'ultima tappa dei pellegrini provenienti dall'intera Europa prima di giungere a Santa Maria di Leuca de Finibus Terrae, ovvero il grande santuario mariano dell'Akra Japigia.

La via dei pellegrini

Barbarano sorge in un pianoro tra la Serra Falitte ad ovest, verso la costa, e la serra di Montesardo, ad est. Qui le serre -lievi colline che corrono parallelamente alla costa salentina- convergono verso Capo Santa Maria di Leuca.

barbaranogli affreschi della piccola leuca

Tra queste serre passava quella che, per tanti secoli, fu conosciuta come la via dei pellegrini. Era la strada, infatti, che accompagnava folle enormi verso l'ultimo Santuario Mariano d'Europa, uno dei più importanti, dove la tradizione vuole che sia sbarcato l'apostolo Pietro in procinto d'intraprendere il viaggio che, attraverso l'Italia, lo avrebbe portato a Roma.

I pellegrini, per secoli, intraprendevano viaggi lunghissimi per venire sin qui a visitarlo. Ed era obbligo per gli abitanti dei luoghi offrir loro aiuto ed ospitalità. Per questo motivo, il barone Annibale Capece fece costruire a Barbarano, ultimo centro abitato sulla loro strada, una chiesa, un rifugio ed una locanda per dare conforto a tutti quelli che avendo intrapreso il lungo viaggio, fossero giunti sin qui.

Lo stemma araldico dei Capece campeggia ancora il portone principale della chiesa, protetto da un pronao ad archi che ricorda il pronao -però, questo, in stile gotico- che protegge l'accesso della chiesa di Santa Maria della Lizza di Alezio.

La Piccola Leuca

La chiesina è piccola ed affrescata; alle spalle dell'altare, mediante una porticina si accede alla sagrestia dove, nelle pareti di destra e sinistra, sono ricavati dei confessionali in pietra: oltre al corpo, è evidente, si rinfrancava qui anche lo spirito dei viaggiatori. Sulla parete di destra, dopo i confessionali, si apre una piccola porta che, tramite una stretta scalinata, porta al piano superiore della chiesa: il belvedere.

barbarano il belvedere

É proprio questa parte della costruzione che da il nome all'intera chiesa: Santa Maria di Leuca del Belvedere: e da questo fantastico balcone possiamo scorgere l'intero abitato di Barbarano e le colline che lo racchiudono; due campane, dono di un devoto nel 1989, sono state sistemate in un piccolo campanile ricavato tra l'ambiente sopra la chiesa, con un caratteristico tetto di cannucce e delle grandi finestre con grate, ed il tetto del pronao, che fa da grande balcone sulla piazza antistante.

barbarano i pozzi

Una piazza che, purtroppo, è stata divisa dal passaggio della strada, in epoca recente; la strada infatti ha separato la chiesa dal giardino antistante che, circondato da un muro, era accessibile mediante una bella porta sormontata da fregi barocchi; qui un tempo si teneva l'annuale fiera e diventava, negli altri periodi dell'anno, il rifugio dei cavalli e degli animali dei pellegrini i quali potevano trovare riparo anche sotto le grandi arcate del muro di cinta.

Almeno tre grandi pozzi permettevano di attingere l'acqua necessaria a dissetare uomini ed animali prima di riprendere la strada verso Leuca.

L'ipogeo della Piccola Leuca

Grazie alla festività, l'intero gruppo degli amici di Proloco del Salento ha potuto godere dell'ospitalità dei sotterranei della Piccola Leuca, normalmente non visitabili in quanto chiusi da grandi cancelli.

barbarano i sotterranei della piccola leuca

Nel giardino a destra della chiesa si aprono le scale per scendere negli ipogei; tre rampe di scale permettono di scendere nei freschi ambienti scavati nella caratteristica arenaria. Una lapide -cancellata dal tempo- accoglieva i pellegrini che qui potevano godere di riparo e della frescira necessaria a risollevarli durante le calde giornate estive.

Ed in effetti, superate le scale, il fresco comincia a farsi sentire: si accede immediatamente in un vasto ambiente sotterrano, dove sono ben visibili due grandi pozzi, ancora oggi usati per attingere acqua: il pozzo di destra è quello visibile, dalla strada, sul lato della chiesa opposto a quello delle scale; quello di sinistra e quello al centro della strada comunale che ha diviso in due la Piccola Leuca.

Dietro quest'ultimo pozzo, quasi nascosta da questo, una porticina protetta da una cancellata permette di accedere ad un lungo cunicolo, anch'esso destinato, probabilmente, a dare ospitalità ai pellegrini. Al termine del cunicolo l'ambiente si allarga, mettendo a disposizione, al centro, un altro pozzo. Come gli altri due, anche questo comunica con la superficie: la sua vera, però, è in cattive condizioni, abbandonata nel recinto di un campo di fronte alla chiesetta.

Altra tappa: Patù e le Centopietre

Patu la chiesa di San Giovanni

A Barbarano stava per avere inizio la funzione religiosa e la processione in onore della Madonna: avendo già avuto modo di ben visitare -per oltre un'ora, il santuario, arrivando sino alla Vora Grande a 300 metri da qui, si decide di approfittare del piacevole pomeriggio primaverile e visitare due importanti strutture medioevali: le Centopietre e la Chiesa di San Giovanni Battista a Patù.

Il tragitto tra Barbarano e Patù è veramente breve: i paesini del Capo di Leuca sono molto vicini gli uni agli altri, in un continuo di case ed alberi d'ulivo.

Normalmente la chiesa di San Giovanni è chiusa da una cancellata: questa volta, però, abbiamo con noi qualcuno che sa a chi rivolgersi per avere le chiavi.

patù la chiesa di san giovanni

La chiesetta, abbastanza ampia, si presenta orientata da est ad ovest, secondo il classico stile costruttivo greco; è a tre navate illuminate dalla grande bifora centrale. In fondo l'abside è annerita dalle infiltrazioni di umidità e non lascia neanche immaginare gli affreschi che la ricoprivano. Anzi, in tutta la chiesa è visibile un solo affresco, sulla colonna di sinistra più vicina all'abside: si tratta del patrono, San Giovanni Battista, purtroppo ricamato dai nomi di coloro che, nel corso dei secoli si sono succeduti in questo posto.

La struttura fu costruita, insieme alle Centopietre, con il materiale recuperato dalla vicina città di Vereto, distrutta dalle incursioni dei saraceni nel corso del IX secolo; almeno i muri perimetrali, visto che il tetto è stranamente nuovo e voltato a botte. A sinistra della porta di accesso un grande blocco di marmo reca delle scritte latine: è quanto resta della tomba di un giovane romano, Fabio Valerino, voluta in ricordo dai suoi genitori.

Altri grandi blocchi di pietra -secondo la tradizione 100 esatti, sempre provenienti da Vereto, costituiscono ciò che è noto con il nome di Centopietre. Si tratta del monumento funebre al barone Geminiano che lottò disperatamente contro i saraceni per difendere Vereto, nella vana speranza che arrivassero le armate del re di Francia Carlo il Calvo a dargli una mano. A giudicare dall'esito della battaglia, giunsero abbastanza in ritardo.

Ultima tappa: la chiesa di San Pietro a Giuliano

giuliano il castello

Giuliano è la piccola frazione si Castrignano del Capo; un paesino grazioso e tranquillo, Giuliano. Al centro del paese si accede tramite una caratteristica porta, ciò che resta delle antiche mura di fortificazione. A poca distanza dalla porta è possibile vedere il castello medioevale ed i fossati e, nella poco distante piazza San Giovanni Crisostomo, sede della bella chiesa madre barocca che sorge al posto della precedente cinquecentesca.

giuliano la chiesa

Alla periferia del paese è possibile vedere i resti della piccola chiesa di San Pietro. Come per San Giovanni e le Centopietre anche qui è possibile vedere che la chiesa è stata costruita con materiale di recupero: un grande masso usato per la costruzione e visibile sulla parete sud reca ancora un bassorilievo raffigurante un toro. La chiesa, costruita lungo la strada che si immaginava percorsa dall'apostolo Pietro, è rimasta in stato di abbandono per molti anni. Recentemente è stata recuperata, costruendo una grande tettoia di protezione ed effettuando alcuni saggi archeologici.

giuliano la chiesa di san pietro

Anch'essa orientata secondo lo stile costruttivo greco, sull'asse da est ad ovest, presenta la caratteristica abside sulla parete orientale. All'interno sono ancora visibili tracce di affreschi ed i segni evidenti di un utilizzo non religioso dei secoli passati.

A pochi passi da qui un altro segno del passaggio di San Pietro: l'omonimo pozzo, segnalato dalla presenza di due grossi monoliti di forma regolare.

La posizione al centro di un crocevia, con una chiesetta vicina, seppur ora alla periferia del paese, lascia immaginare che, probabilmente, un tempo qui ci fosse un piccolo agglomerato urbano ormai scomparso.

Data pubblicazione: 02/05/2010 (16:49)
Ultimo aggiornamento: 03/05/2010 (09:23)


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