Condannata a morte l'imprenditoria italiana, tante giovani vite spezzate, giovani imprenditori, una grande risorsa per il nostro paese, che lo Stato ultimamente perseguita con l'appellativo di EVASORI |
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Tags/parole chiave: condannati • fisco • tasse • morte
Un'altra brutta notizia scuote l'animo dei salentini.
Un altro giovane imprenditore ha deciso di togliesi la vita e mettere fine ai mille problemi che era costretto ad affrontare. Ricordiamoli, per un attimo: le tasse, troppe; gli affari, che non ci sono e i pochi che restano vanno a rotoli; i debiti, tanti, in un periodo difficile, spesso difficili da colmare.
Una nuova tragedia che si somma alle tante di questa crisi. La più grave che il mondo occidentale abbia mai attraversato, a memoria di noi giovani. Una crisi negata per troppo tempo da una classe politica incapace di compiere le scelte giuste e che ha preferito “far fare ai tecnici”, a questi professori, l'ingrato compito di ramazzare il denaro che, per anni, ha sperperato e continua a sperperare.
Tante giovani vite spezzate, giovani imprenditori, una grande risorsa per il nostro paese, che lo stato ultimamente perseguita con l'appellativo di “evasori”, facendo, con grande facilità, di tutt'erba un fascio...
Il periodo non è roseo per nessuno di noi imprenditori: da una parte, lo Stato, che ci spreme come se fossimo limoni, dall'altro quei clienti che commissionano un lavoro che poi “non pagano” per colpa della crisi (o della propria mente probabilmente malata).
Intanto le tasse bisogna pagarle e il calendario non aspetta: i giorni passano e le scadenze si avvicinano: INPS, INAIL, IVA, Tassa rifiuti, Utenze varie e chi più ne ha più ne metta. Tutte da pagare, anche se qualcuno non ha pagato il lavoro regolarmente fatto, adducendo le più diverse scuse... Tra questi, anche lo stato e gli enti pubblici: quanti imprenditori vantano somme da riscuotere che non possono compensare con le tasse dovute?
La voce del Popolo dice: “Lo stato italiano, quando deve avere, vuole tutto e subito, magari anche in anticipo... Quando deve dare... invece... quel giorno non arriva!” Neanche lo Sceriffo di Nottingham arrivava a tanto, ma almeno c'era un Robin Hood dalla parte dei deboli... Ed ora?
In tutto questo noi imprenditori siamo lasciati soli: nessuna proposta valida da parte delle istituzioni per incentivare l'economia ma solo un inutile, incredibile e stupido aumento della pressione fiscale per sotterrare ancora di più quel poco di buono che c'è.
Ricordo le parole di un amico commercialista: “Se vengono per un controllo, non credere che se ne vanno a mani vuote: qualcosa devono sempre trovare...”. Come dire: un imprenditore è sempre dalla parte del torto.
Così vanno le cose in Italia...
Beatrice Arcano (Vice Presidente CNA Casarano)
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