Le grandi manovre dello stato Italiano: come fregare chi tira a campa' tra mille difficoltà; una finanziaria studiata a tavolino da grandi menti ultra pagate che, come sempre, ruba ai poveri per dare ai soliti ricchi |
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Finanziaria 2011 |
Tags/parole chiave: regime dei minimi • finanziaria 2011 • piccole imprese • aziende
In questi ultimi giorni, la maggior parte degli italiani sono stati con il fiato sospeso per seguire le fasi della nuova finanziaria studiata a tavolino da grandi menti ultra pagate e che, come sempre, “ruba ai poveri per dare ai soliti ricchi”.
Molte le bollenti soluzioni, complice anche il grande caldo estivo: tagli ai ticket sanitari ed alle pensioni; tuttavia, ciò che più mi ha personalmente interessato è stato come la nuova finanziaria avrebbe considerato le piccole aziende, quelle che con un fatturato di massimo 30.000 euro all'anno permettevano a molti di tirare a campare senza stare a chiedere al politico di turno il favore di un posto da precario, senza stare a chiedere sussidi vari ed eventuali e senza lavorare a nero, contribuendo così alla vita dello stato pagando le giuste tasse e sentirsi soddisfatto nel dire ho fatto la mia parte.
Da premettere che il "regime dei minimi" non permetteva detrazioni per spese sanitarie, non consentiva il commercio con l'estero, per intenderci non è possibile neanche comprare uno spillo su Ebay, o avere dei figli a carico (quindi nulla delle relative, seppur minime, detrazioni). Ma si pagava ugualmente tutto: l'IVA, che diveniva un costo, visto che le aziende sottoposte al regime dei minimi non erano soggette ad IVA (una dichiarazione in meno da fare), i contributi INPS (nel caso mio alcune migliaia di Euro con la speranza di avere -un giorno- una piccola pensione), il consulente. Ah, dimenticavo: comunque, bisogna pur sempre lavorare... Tutto questo facendo i conti con la concorrenza di coloro che, nel mio settore, pur avendo un secondo lavoro, fanno i webmaster in nero. Bastardi!
Con la nuova finanziaria però “tutto questo non c'è più” e "l'acqua azzurra, l'acqua chiara" è diventata d'un tratto, grazie ad una manovra malsana, torbida e scura. Un acquitrino immondo, una dantesca Palude Stigia, una vera e propria sabbia mobile pronta ad ingoiare ed a soffocare la piccola impresa.
Riepilogando: il regime dei minimi istituito nel 2007 agevolava tutte le imprese e i professionisti che con il loro lavoro non superavano i 30.000 euro di fatturato all'anno escludendoli dagli studi di settore, con una tassazione forfettaria pari al 20% inclusi contributi locali e IRPEF e, per la gioia dei clienti, escludendo l'IVA in fattura, facendo così in modo che molti lavorassero onestamente e non a nero.
Con la nuova e contorta finanziaria (oltre 170 pagine...) invece si è stabilito che: la tassazione forfettaria scende dal 20% al 5% a condizione che l'azienda sia nuova o che abbia iniziato l'attività da poco, prevedendo però un aumento proporzionale all'aumento del fatturato fino a raggiungere il 9%, inoltre saranno soggette agli studi di settore e i clienti dovranno pagare l'IVA.
Per le Aziende non ci sarà nessun vantaggio, anzi, oltre il danno la beffa. Con queste nuove condizioni imposte dal nostro amato governo, che pensa solo al bene dell'Italia ed alla uscita dalla crisi, molte Aziende chiuderanno. In compenso, ci saranno molti più disoccupati a chiedere sussidi e, probabilmente, aumenterà il lavoro nero.
Ma è tutto comprensibile: la prima regola di uno stato moderno come quello Italico è creare disagi in misura abbondante, per poter -poi- dire “stiamo lavorando per voi” e -intanto- a fare strada con abili sotterfugi e la complicità della casta sono sempre i soliti i parenti, gli amici e gli amici degli amici.
A proposito di casta ed amici: la finanziaria non tocca i loro privilegi. In buona sostanza, a pagare saranno sempre gli stessi. In compenso i nostri governanti (ma sarebbe meglio dire "regnanti" o "moderni feudatari") hanno uno stipendio da favola con abbondanti indennizzi, la pensione con solo una legislatura (ops, mi correggo: si tratta di un "vitalizio", un abbondante vitalizio...). Molti di loro hanno il doppio incarico (regione e parlamento, per intenderci) con doppio stipendio e -probabilmente- doppio vitalizio.
Probabilmente approvando l'eliminazione delle province (un ente sostanzialmente inutile che ci succhia via oltre dieci miliardi di povere gocce del nostro sangue, come direbbe Paperone), qualche riduzione ai privilegi della casta (ma giusto per gettare un po' di fumo negli occhi... almeno), l'eliminazione delle auto blu e dei "rimborsi elettorali" probabilmente avremmo avuto una finanziaria meno vergognosa e più convincente, anche nei confronti degli investitori esteri e dei mercati che, come saprete dal crollo della borsa di ieri, hanno bocciato questa finanziaria farlocca...
A proposito di rimborsi elettorali: la finanziaria, tra le altre norme, contiene anche quella secondo cui, in caso di chiusura anticipata della legislatura, non sarebbero spettati ai partiti i rimborsi elettorali per gli anni restanti (si tratta di molti, molti milioni di euro); è probabile che questa "postilla" abbia data una spinta (e che spinta...) all'approvazione.
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